Wednesday, June 13, 2012

Dovevo studiare ma siamo al terzo post della serata...

Quante volte l'ho già detto? Io stasera volevo studiare. Ripasso che domani ho un esame. E dopodomani un altro, per il quale in realtà non ho ancora studiato. E invece? Sono qui a scrivere il terzo post di questa sera. Mi sento creativo, o forse ho solo bisogno di staccare un po' e smetterla di pensare allo studio.


Quindi? Anche se non ve ne importa niente vi racconto qualcosa degli ultimi giorni. Ma se veramente non vi interessa che lo scrivo a fare? In ogni caso potrò saperlo solo dopo aver visto il contatore delle visite, quindi io lo scrivo visto che non ho di meglio da fare, poi sappiatemi dire voi...


Oggi è il 12 giugno, il 20 prenderò l'aereo per tornare a casa. Mi aspetta un altro mese di esami, per i quali per la cronaca devo ancora iniziare a studiare. Fantastico. Ma visto che devo anche svagarmi un po', lo scorso fine settimana sono andato a vedere un paio di concerti.


Sabato, posto superinculato (Casal Jove de Roquetes, circa 40 minuti in metropolitana), ingresso ad offerta libera e gruppi del cazzo. Hardcore straight edge, serve dire altro? Eeehhh, sì la musica non era male tutto sommato, ma quando gli "headliner" fanno vanto del loro essere vegetariani, iniziano a starmi un po' meno simpatici. Non è che tutte le band di non-veg vanno sul palco a dire che mangiano carne e ne sono fieri. Sono fatti loro, no? Ma ognuno canta di quel che gli pare, l'importante è farlo bene. E in sede live, quel che più conta è la presenza scenica.


Loro, i Noose, da questo punto di vista hanno vinto. Il concerto inizia con un'informazione di servizio: "Noi siamo i Noose, o almeno una buona parte, perché non abbiamo il batterista che quindi è sostituito da un amico." Va bene, fate pure, non c'è problema. Ma alla fine della seconda canzone, il chitarrista lascia tutto e se ne va. Torna dopo qualche minuto e rimane in mezzo al pubblico. Da quel momento dopo ogni canzone un membro del gruppo lasciava il palco per venire sostituito da un altro a caso. Inutile dire che a fine concerto (che comunque è durato poco) la line-up non aveva più nulla dell'originale ed era cambiata n volte.


Fine concerto, me ne vado verso casa, ma decido di fare il giro lungo, passando per l'area dove ci sono un sacco di locali. Cammino un po'... e della gente molesta e rumorosa mi passa vicino. Non ricordo cosa abbia detto il più esaltato di tutti, ma parlava chiaramente inglese e prontamente gli ho risposto. Mi sono guadagnato un invito a bere al locale un isolato più in là. Sono alcuni inglesi e altri scozzesi, venuti a Barcellona a vedere gli Stone Roses "la band migliore del mondo". Io non li avevo mai sentiti, però non mi hanno odiato per questo. Anzi, mi hanno anche offerto due birre e abbiamo passato un paio d'ore a parlare del più e del meno. Gente simpatica, 'sti anglosassoni.


Nel giro di un mezz'ora, dentro il locale, sono stato paragonato prima a Johnny Depp (un perfetto sconosciuto andando verso l'uscita mi passa a fianco, mi guarda e mi fa: "Johnny Depp!", credo di essere arrossito) e poco più tardi a Guy Fawkes. Orgoglioso di non conoscerlo per quel cazzo di film, ma per aver studiato!

Tuesday, June 12, 2012

Anal...?

Non sono mai sicuro se ci vada prima la y o prima la i, perciò per vedere le visite sul blog dopo aver scritto anal nella barra degli indirizzi aspetto qualche secondo per vedere comparire analytics.google.com ma mi viene sempre il dubbio che possa uscire qualcos'altro.

Scrivere l'ignoranza

Un tempo, quando si scriveva, si cercava di farlo il più correttamente possibile. Per quanto riguarda la lingua italiana, fino a non molti anni fa era frequente non sapere nemmeno parlarla, figuriamoci scriverla. Eppure, se si doveva scrivere una lettera, si cercava di avvicinarsi il più possibile allo standard linguistico, eliminando il più possibile i tratti regionali e popolari. Ce la si faceva? Spesso no. Sull'argomento esistono svariati studi. Ad esempio, fondamentale, è quello di Spitzer sulle lettere dei militari prigionieri di guerra italiani durante la prima guerra mondiale (Italienische Kriegsgefangenenbriefe, Bonn: Hanstein, 1921, traduzione di. Renato Solmi, Lettere di prigionieri di guerra italiani: 1915-1918, Torino: Bollati Boringhieri, 1976)


Al giorno d'oggi invece, soprattutto su internet, assistiamo al fenomeno opposto. Non sto parlando di fare crociate di purificazione della lingua o indossare la divisa da Grammar Nazi, ma se non ci avete mai fatto caso (no, non ci credo che non ci avete mai fatto caso) aprite un attimo facebook o youtube e leggete qualche commento a caso.


Fatto?


Avete trovato errori?


Se la risposta è no, o siete molto fortunati, oppure siete degli imbecilli. Perciò darò per scontato che la risposta sia sì. Ordunque (certo che sì, scrivo un post pseudo-intelligente e mi sento in dovere di usare parole desuete! Anche desueto è una parola desueta! Sì, ho controllato sul dizionario il significato perché volevo essere sicuro di non scrivere boiate!), torniamo a noi.


Per farla semplice, rapida ed indolore: una volta si cercava di nascondere la propria ignoranza, perché ci si vergognava di non sapere. Oggi, al contrario, non si pone la minima attenzione in ciò che si scrive (parlo della massa, per carità, so bene che ci sono fior fior di eccezioni). Dico questo, in termini piuttosto generici, pensando ad internet, dove ognuno si sente libero di esprimere la propria opinione e si sente in diritto di farlo stuprando la lingua italiana.


Non so voi, ma io quando leggo frasi sgrammaticate come questo:
siete tutti dei ingnoranti che nn sapete un cazzo di rap questi a 17 anni o piu avrano un livello altissimo cazzo se adesso a 14 anni parlano di ste cose minkia neanche tanti rap con esperienza parlano di ste cose cazzo poeti big up! [grazie Duke per la segnalazione] 
vengo colto da spasmi, inizio a sudare e mi sento profondamente offeso. Perché, dico, perché vi permettete di rendere pubblici certi obbrobri? E non mi si venga a dire che è per risparmiare tempo, perché probabilmente sono più rapido io scrivendo correttamente (o almeno senza fare errori madornali). E soprattutto, se non avete il tempo di scrivere, non fatelo, non è forse la soluzione migliore? Voi non perdete tempo a fare una cosa che non siete capaci di fare e la gente non dovrà resistere al folle impulso di strapparsi gli occhi ogni cinque minuti che passa su internet. Chat e sms sono immediati e rapidi, ma soprattutto PRIVATI e ci potete fare quel che vi pare. I commenti pubblici invece andrebbero almeno scritti con una minima cautela, se non si vuole passare per idioti.


Si dica quel che si vuole dell'italia (ed io sono il primo a dirne le peggio cose, tanto che neanche le concedo la maiuscola, ma questo è un altro discorso), ma la lingua, dal mio punto di vista, va rispettata. Prima di tutto, perché il suo uso corretto permette di comunicare in modo chiaro. Di conseguenza, scrivere male significa non trasmettere in modo trasparente il proprio messaggio, costringere il lettore a faticare, dire una cosa ma intenderne un'altra, oppure nel peggiore dei casi non essere letti affatto. Inoltre, l'uso corretto della lingua può essere indice del livello d'istruzione e della cultura di una persona. E qui sta il nodo della questione.


Volete apparire ignoranti? Ho paura che molti risponderebbero di sì, vista la qualità degli scritti dell'utente medio di internet. Ma quel che mi chiedo io è: "Perché oggi non si ha paura di mostrare la propria ignoranza o la propria stupidità e, anzi, la si esalta?" (Credo che dovrò dedicare un post a parte ai "fenomeni" di youtube, dopo questa domanda).


È una cosa di famiglia, mia sorella può confermare


Vi aspettavate una risposta? Non ce l'ho, io sono quello che è andato a cercare la parola desueto sul dizionario prima di pubblicare il post per non fare una figuraccia...

Se vi interessa l'argomento, Orwell ha scritto qualcosa a riguardo qualche anno prima di me.

Sunday, June 10, 2012

Oggi ho imparato che... 10 giugno 2012

Nella stessa sera mi possono dire che somiglio a Johnny Depp e a Guy Fawkes.
Basta che vi decidiate...

Monday, June 4, 2012

Countdown

-2 e siamo a 5 esami da fare.
-16 giorni e sarò di nuovo a casa.

Per la cronaca, mai fidarsi di chi ti dice "le traduzioni saranno testi visti in classe o comunque molto simili".

Sunday, June 3, 2012

Veni, vidi e vaffanculo

Ci sono troppi studenti per poco troppo poche biblioteche aperte la domenica. Non può funzionare. Sono uscito di casa tutto contento per andare a studiare per gli esami di domani e quando sono arrivato lì era tutto pieno. Inutile dire che sono dovuto tornare a casa e cazzeggiare, perché con gente che gira per casa non è possibile studiare (e se mi metto in camera dove non ho una scrivania comunque faccio poco). Ma sapete cosa? Sono sempre andato a lezione, ho preso appunti e mi sono fatto il culo per 4 mesi e non sento il bisogno di studiare più di tanto. Ripassare un po' gli appunti e le slide dei vari prof mi pare sufficiente, visto che andando avanti mi accorgo di ricordarmi pratiamente tutto.

Lista delle cose da fare/studiare. Ogni post-it è un esame, in ordine di data.

Friday, June 1, 2012