Monday, April 30, 2012

Prostituzione a domicilio

Non sto più aggiornando il blog, lo so, ma non ho praticamente nulla di nuovo da dire... e piuttosto che risultare noioso preferisco non scrivere niente. Almeno non faccio perdere tempo a gente che spera di vedere qualcosa di nuovo o divertente.

Ma in effetti un po' di cose le ho accumulate e qualcosina da scrivere c'è. E se ve lo state chiedendo, no, non ho messo un titolo così per invogliarvi ad aprire il link e poi parlare di tutt'altro, abbiate pazienza...

Una settimana dopo il mio ritorno a Barcellona, sono venuti a trovarmi i miei e sono rimasti qui una settimana. Sono andato a prenderli in aeroporto e li ho aiutati a trovare l'albergo e poi non li ho più visti per quasi una settimana. In effetti non erano venuti tanto per me, quanto per vedere la città e poi io ero sempre impegnato con le lezioni... però venerdì siamo andati a cena assieme (anche perché Silvia ha insistito affinché li portassi al Pollo Rico) e nonostante mi aspettassi di annoiarmi a morte ho passato una serata anche piuttosto piacevole. Ora vi starete chiedendo tutti cosa sia il Pollo Rico. O forse no perché l'unica che mi legge lo sa già...

...MA...

...nel caso in cui ci siano anche altri lettori, si tratta di un ristorante di dubbia qualità, dove si può mangiare (potenzialmente tanto) spendendo relativamente poco.
Per dire: la prima volta (con Silvia a gennaio) abbiamo preso paella per due. Probabilmente il cameriere ci vedeva doppio e ha creduto che ne avessimo prese due per due, perché oltre a mangiare fino a star male, ne abbiamo anche portato a casa un bel piatto abbondante. Con i miei invece abbiamo mangiato altro e a quanto pare per le altre pietanze le quantità sono più modeste, ma comunque si mangia a sazietà.
Ma la cosa interessante del Pollo Rico è che a vederlo da fuori sembra una bettola squallidissima e se si trova il coraggio di entrare e salire al primo piano, ci si risolleva un po' il morale e si trova una sala accogliente modello osteria di basse pretese con piastrelle di forme e colori fastidiosissimi alle pareti (molto simili allo stile delle ceramiche siciliane) e, ciliegina sulla torta, un servizio ben lontano dal raffinato ma comunque divertente e simpatico. Un'ambiente piuttosto amichevole e spensierato insomma. Sicuramente non per cene eleganti ma, credetemi, dopo una certa ora si riempie sempre.

Visto che ai miei genitori cenare lì venerdì non è bastato, il giorno seguente mi hanno chiamato per chiedermi di tornarci. Potevo dire di no? Chiaro che no.


Qualche giorno fa, mentre tornavo a casa dopo aver fatto la spesa, un ragazzo in mezzo alla strada mi ha dato questo bigliettino. Si tratterà soltanto di massaggi? Io non credo... però devo ammettere che la foto mi fa venir voglia di provare a chiamare.

Monday, April 23, 2012

Oggi ho imparato che... 23 aprile 2012

Si può fare un incubo in cui si viene inseguiti e assediati da uno stormo di piccoli ippopotami rosa volanti che poi scendendo a terra si trasformano in panda.
Momenti di terrore.

Saturday, April 21, 2012

Barcellona 2: Il ritorno

Sì, sono tornato domenica scorsa e ancora non ho scritto nulla fino ad oggi, dopo quasi una settimana. Ma ho avuto le mie buone ragioni eh.

Prima di tutto, sono pigro. E poi ho avuto altri impegni. Per i primi giorni ho studiato per la prima esercitazione di sociolinguistica dell'italiano e devo dire che credo sia andata piuttosto bene. Dopo i primi attimi di panico (non c'era abbastanza tempo per scrivere nemmeno metà delle cose che avrei voluto), ho iniziato a scrivere e ho consegnato senza nemmeno rileggere (molto male!) ma come ho detto non ne ho avuto il tempo.

Successivamente, ho tra le lezioni, lo studio e i compiti ho avuto poco tempo, che ho sfruttato per fare un po' di pulizie in casa, sistemare la camera, fare la spesa... insomma a ricominciare la mia vita qui.

Ieri (venerdì), in più, ho avuto anche una lezione extra, correzione dell'esercizio sul romanticismo preparato durante le vacanze pasquali (preso 1 punto su 1! :D ) e dopo di questo sono andato a prendere un caffè con Cristina, la già citata ragazza di Saragozza che studia italiano.

Una settimana piuttosto intensa insomma, che si è conclusa oggi con ricerche su internet di eventi musicali brutti ai quali andare nelle prossime settimane. Domani arrivano i miei e se ne andranno la domenica seguente, quindi non credo che avrò molto tempo libero... chissà.

Oggi ho imparato che... 21 aprile 2012

In ucraino "Mi faccio un caffè e vado in camera" vuol dire: "Ti girerò attorno tutta la mattina blaterando".